Città perdute: l'antica gloria di Tenochtitlán


"Alcuni di noi pensarono si trattasse di un incantesimo, come quelli di cui si narra nel libro di Amadis, a causa delle grandi torri, dei templi e delle piramidi che si ergevano sull’acqua. Altri si domandavano se tutto ciò non fosse un sogno." (Bernal Diaz del Castillo)
La grandiosa Tenochtitlán fu fondata nel 1325 dal mitico re Tenoch sul lago Texcoco, in Messico, e divenne rapidamente la città più importante dell'America Centrale. Costruita su un'isola rocciosa Tenochtitlán si estendeva su circa 10 km quadrati ed era divisa in quattro quartieri, collegata alla terraferma con ponti e terrapieni. L'urbanistica cittadina prevedeva una rete di strade e canali, in modo tale che potesse essere raggiunta sia a piedi che in canoa. Nel centro della città sorgeva una piramide alta 30 metri, con una base di 100x80 e nella cui sommità si trovavano due santuari. Nei pressi della piramide si ergevano due collegi-monasteri, il santuario del Dio del vento Ehcatl, un patio utilizzato per il gioco della pelota e il Tzompantli, un luogo macabro dove si esponevano i crani delle vittime sacrificate. 
Il palazzo del sovrano Montezuma II si trovava fuori dal centro cerimoniale ed era una sontuosa costruzione di due piani con giardini interni dove abbondavano piante esotiche, cigni che nuotavano in stagni artificiali e uccelli multicolori che cinguettavano nelle voliere. Tenochtitlán era un'importante polo commerciale dove oltre 25.000 commercianti vendevano alimenti, tessuti, calzature, pelli di puma e giaguaro, utensili, tabacco, legno e oggetti d'artigianato. La moneta non esisteva, per cui ogni cosa veniva barattata, solitamente con semi di cacao o fave.
Poichè l'acqua della laguna non poteva essere bevuta, Montezuma I fece costruire un importante acquedotto lungo 5 km dalle fonti di Chapultepec. In seguito venne costruito anche un secondo acquedotto lungo 8 km. Siccome Tenochtitlán era soggetta a frequenti innondazioni, Montezuma I nel 1449 fece costruire una grande diga, lunga ben 16 km, con lo scopo di contenere le piene del lago Texcoco.


Si stima che Tenochtitlán nel pieno del suo splendore contasse una popolazione di 700.000 abitanti, anche se alcune stime più prudenti riportano il dato a 550.000. In ogni caso la città era per grandezza la terza nel mondo, dopo Pechino (700.000 ab.) e Hanghzou (600.000 ab.).
Quando Hernán Cortés giunse a Tenochtitlán, l'8 novembre 1519, raccontò nei suoi diari di non aver mai visto città più grande ed efficiente al mondo: le strade e i sentieri possedevano percorsi pedonali, ogni edificio era privo di incrostazioni di fumo o di sporcizia, strutture da favola brillanti, con stucchi colorati e ricche di giardini pensili. Il soldato spagnolo Bernal Diaz descrive una "visione incantata" di una città magica con "piramidi e palazzi che sorgono dall'acqua". Tenochtitlán era una città perfetta... 
Forse proprio questo fatto che sconvolse gli spagnoli, oltre alla sete di potere e alla brama d'oro, spinse i conquistadores, che pure vennero accolti con onore e grande ospitalità dal sovrano Montezuma, a conquistare dopo una sanguinosa battaglia la città. Il 13 agosto del 1521 la mitica Tenochtitlán fu ridotta in macerie e la sua popolazione sterminata. Ciò che restava della città fu smantellato, demolito e distrutto. Sulle ceneri della splendida metropoli fu costruita Città del Messico.
Negli anni settanta le rovine di Tenochtitlán vennero portate alla luce e alcune delle più importanti, come la Grande Piramide, sono aperte ai visitatori. Oggi, lo Zócalo, la piazza principale di Città del Messico, si trova su quello che un tempo era il centro cerimoniale di Tenochtitlán, ma chissà quale sarebbe stato lo sviluppo di una tale gloriosa metropoli del mondo antico senza l'impatto feroce e distruttivo dei terribili conquistatori spagnoli. Purtroppo non lo sapremo mai...

Le rovine di Tenochtitlán  
    

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